Il vino,

come sono io

Poco più di 6 ettari lungo la Dora Baltea nel cuore della Valle d’Aosta, per una produzione che non supera le 20 mila bottiglie.
La Plantze è il sogno di una cantina libera dalle regole e dai condizionamenti.
Qui non sono i protocolli a dettare le regole, ma la voglia di sperimentare e di mettersi in gioco secondo un’innata curiosità di produrre vino in Valle d’Aosta per intrepidi e curiosi degustatori.

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Chi sono?

In ogni un romanzo di formazione c’è una “linea d’ombra”, quel confine sottile e incerto passato il quale, il protagonista si sente cresciuto, finalmente diventato grande.

Anche nella mia storia c’è un momento di crescita e può essere identificato nel 2013, quando decido di affittare un vigneto di mio padre e cominciare a vinificare, senza condizionamenti esterni, sotto il nome de La Plantze.

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Le mie

parcelle

 

In Patois, variante dialettale della lingua franco-provenzale parlata in Valle d’Aosta, La Plantze significa «terrazzamento».

«Terrazzamenti» sono, di fatto, le vigne che occupano le mie giornate lavorative: fazzoletti di terra spesso tenuti in piedi da muretti di pietra a secco, tipici della Valle d’Aosta, che s’inerpicano per pendii anche molto scoscesi, ad altitudini che variano tra i 600 a 1000 metri.

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I miei vini sono espressione della stagione e della sperimentazione.

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Credits

  
La Plantze Di Henri Anselmet
P.Iva 01178540074
Fraz. Vereytaz 30
11018 Villeneuve AOSTA
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La Plantze
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